… frivolo, ma l’arte non è solo un mercato a cui cercano di giocare più giocatori possibili. L’arte è un patrimonio dell’umanità che ha bisogno di cure e di rispetto.
Cosa che non è successa per un murales di Bansky in Gran Bretagna.
Detto brevemente: un momento di ristrutturazione di una abitazione ha fatto cancellare dalla parete un murales del valore di 1 milione di Euro.
Fare murales può sembrare un imbrattamento puro e semplice. E in alcuni casi lo è. Ma per il resto, che è tanto, è una forma d’arte molto difficile da mettere in pratica e da far rispettare nella sua interezza – visto che ogni tanto qualche invidioso imbratta un capolavoro credendo non sia di rilievo artistico.
Bisogna dare libero sfogo alla muralità degli imbrattamuri? Con senso della misura. E soprattutto con la voglia di migliorare un ambiente urbano. E non di devastarlo…
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Se si dipingessero di bianco i muri della strada le cose sarebbero più facili…
moneta
E’ una verità assoluta…
… che nella vita tutti sono utili ma nessuno è indispensabile.
Dopo qualche giorno dal referendum britannico si ha la sensazione che oramai i giochi siano fatti. E la Gran Bretagna sia solo un qualcosa di estraneo, di concorrente.
L’Europa di certo rimpiange la presenza-assenza del collega oltre Manica. Ma come in tutte le cose bisogna andare avanti. E sotto questo versante non è del tutto senza fondamenta la richiesta di non accogliere una partnership con l’ex membro indipendente dell’Europa.
Piange lievemente il cuore a dover dire addio, ma è inevitabile.
La questione adesso è cosa ne sarà del resto di Europa. E in questo caso saltano fuori tutte le forze politiche indipendentiste che rivorrebbero battere moneta e controllare autonomamente i confini. Naturalmente non entro nella accettabilità o meno di questo pensiero, visto che esiste una libertà di espressione. Ma la domanda è una: si vuole davvero pensare che il Regno Unito possa essere esempio di prosperità fuori dall’area Euro? Nel senso: un altro paese meno esteso ce la farebbe a stare e camminare sulle proprie gambe?
Ritornando all’Europa, come già detto su queste pagine sarà necessario rimboccarsi le maniche, dal più piccolo comune fino al maggiore degli stati – cioè la Germania. E sotto sotto il riuscire a sopravvivere scansando tutta quella gente che non pensa al futuro del proprio paese ma alla comodità della routine del passato, fatta di una moneta propria, e nel caso dell’Italia con pesanti colpi di svalutazione per rendere il mercato competitivo, e di un destino autonomo potrebbe essere segno di una maturità altrimenti trovabile negli Stati Uniti. E cioè una cosa che accresce enormemente la stima esterna.
Si può anche uscire facendo una scelta di campo. Però alla fine non sarebbe molto bello provare la ‘miseria’ dell’isolazionismo e tornare piangenti a Bruxelles per chiedere di ritornare al tavolo delle trattative. Credo che in questo momento la Gran Bretagna stia ancora nella ‘droga’ Euro. Finita quella, benvenuta realtà.
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Io mi chiedo dove li troveremmo noi italiani i metalli e le logistiche per ritornare ad essere il paese della lira…
La domanda di oggi…
Sarà servito a qualcosa fare la coda per cambiare le sterline?