Quando si dice “crisi”…

… si dicono tante cose. Innanzitutto si parla di un tempo e di uno spazio molto particolare. Che è quello che si vede ogni giorno intorno a noi. Il raspare dentro i cassonetti è uno degli elementi. Ma non bisogna dimenticare quello che si può vedere anche nelle situazioni più “benestanti”, dove la gente adopera denaro come se fosse un pacchetto di kleenex.
La giustizia sta nella metà? Più che altro non si ravvisa un senso civico, un senso comune delle cose che eviterebbe di creare certe situazioni. Beninteso: ognuno dei soldi può farne quello che vuole, ma se ci fosse pensiero anche per persone che con quei soldi potrebbero fare davvero qualcosa di importante, magari tanta leggerezza non ci sarebbe. E una certa povertà grave potrebbe essere affievolita.
Bastano gesti semplici, minimi. Principalmente privati. E per il paese le cose andrebbero diversamente, se non meglio…

Il socialismo in questo testo è lontano anni luce. Come il comunismo…

Adesso salta fuori…

… questa Amaq, una agenzia stampa, o come dicono molti pseudo-agenzia, con dei contatti con il Califfato dell’Isis. E’ lei che sta facendo fare il giro di media mondiali alla notizia della rivendicazione da parte dello Stato Islamico sulla strage di Nizza.
Siccome si tratta di un organo di stampa nella parte più elementare di se stesso, si può prendere la notizia come corretta e quindi ripubblicabile come valida. Ma la domanda è: fino a che punto si può prendere sul serio un “organo di stampa” che dice di avere fonti alla fonte della rivendicazione, ma che alla prova finale può essere semplicemente un intermediario che fa più danni di quanto ne farebbe la diretta dichiarazione?
Non bisogna dimenticare che internet, tra cui chi vi sta scrivendo, è un pozzo senza fondo di informazioni. Ma detto cento l’insieme di tutte queste, la percentuale di quelle vere e fondate è bassa, molto ristretta. Ci vuole molta lucidità mentale per non farsi prendere dal panico e spacciare una notizia falsa per vera. Come è stato per il corrispondente Rai Piero Badaloni dato diverso tempo addietro per morto su Twitter mentre era vivo e vegeto al suo posto di lavoro.
Non voglio negare che ci sia la rivendicazione ufficiale, e che Amaq stia facendo il suo “lavoro”. Ma il sospetto che si voglia cavalcare la tigre del terrorismo, funzionalmente o meno da parte degli interessati, anche quando si tratti di un semplice atto di psicosi da parte di una persona mentalmente instabile secondo me ci può essere.
Se si trattasse di terrorismo, buon lavoro all’intelligence e a tutta la polizia coinvolta. E mi auguro che i colpevoli vengano messi nelle mani della giustizia. Ma il pensiero va a tutte quelle persone che vivono la loro vita di tutti i giorni, e che si sentono dire per l’ennesima volta che il terrorismo è di nuovo in Europa, se non se n’è mai andato. Loro non hanno bisogno di essere spaventate per l’ennesima volta. E non hanno bisogno di essere fomentate a vicenda per bombe su bombe quando non necessario…

La dichiarazione di oggi…

Il Movimento 5 Stelle, detto anche M5S, ha chiesto le dimissioni del Ministro dell’Interno Angelino Alfano per coinvolgimenti in affari di corruzione a Roma.

La dichiarazione su LaStampa.it

Si può parlare del fatto…

… che questo ballottaggio ancora sembra non partire, visto che ancora di fatti clamorosi non ne sono successi a parte l’ospitata di Virginia Raggi a Ballarò su Raitre con replicanti e controreplicanti. Ma forse è meglio lasciar perdere a aspettare, si spera, che la pentola sul fuoco delle elezioni italiane arrivi a bollore e si possano sentire gli schizzi dell’acqua fuori dalla pentola.
Si potrebbe parlare del fatto che la giustizia italiana continua ad arrancare quando si tratta di fare luce su misteri più o meno italiani, in attesa di una parola definitiva per tanta gente che più o meno coinvolta vuole sapere la stramaledetta e agognatissima verità. Ma la giustizia ha i suoi tempi ed è forse meglio che certe cose siano si rincorse dai media, ma praticamente fini a se stesse. Ad unico beneficio dei lettori che vogliono sapere quello che succede e quando sta succedendo.
Le cose da elencare e di cui si può parlare sono diverse. Con un solo scopo però ve n’è la parola: non c’è praticamente nulla di interessante di cui parlare. Il vuoto pneumatico è davvero troppo, per non dire tanto.

Però forse una cosa di cui si può parlare c’è: se state andando in vacanza e non potete portare con voi il vostro amico a quattro zampe, non fate la “furbata” di lasciarlo in mezzo ad una strada. Un amico fidato come lui non merita un trattamento simile. Ci sono tanti modi di farlo stare “bene” durante le ferie in vacanza.
Non abbandonateli…